giovedì 30 giugno 2016

La volta che sei entrato in Scientology

Anno 2006. Venerdì.
Ricordi un giorno caldo, il sole che svetta imperioso in cielo e riscalda le nostre anime dannate a vagare su questa terra. Una brezza leggera porta ristoro ai passanti accaldati. Il tempo scorre, lineare, indifferente. 

Un luogo asettico, privo di colore e passione si apre davanti ai miei occhi.
- Tenga questi-, mi dice educatamente un tizio dall'aspetto anonimo dandomi in mano quelli che credo siano due vibratori collegati ad un barometro....
no, sul serio....

- Scusi?- chiedo un pelo perplesso guardando quei due cosi...
- Li deve prendere! 



Silenzio
- Mi spieghi....
- In mano.
- Lei non è di alcun aiuto in questo momento....
- Scusi?
- Di solito prima di una cosa del genere almeno mi offrono da bere....

Silenzio, Deve essere una tradizione locale guardare la gente senza proferire parola e con sguardo che tradisce l'acume bovino.
- Lei beve?
Siamo in Friuli. Che cazzo di domanda è? Siccome però ho già un fermo e due arresti a carico decido di fare ricorso ad una sana dose di classe e pazienza.
-Non capisco la domanda....-, che non so voi, ma a me sembrare pirla riesce benissimo.
- Alcool...
- Alcool.....nel senso generico di una sostanza chimica che si divide a seconda della lavorazione?
- Non era una domanda per vedere se lei sa qualcosa di chimica...
- Intesa come fame chimica?
Eccola servita. Se non capisce sta battuta allora è davvero morto dentro
Ovviamente non la capisce.

- Non le fa bene
Eddai che due palle!
- Si lo so....essere un mezzosangue Veneto-Friulano mi genera problemi gravi... non so se preferisco il frico o la poenta e osei...
- Non intendevo questo...
- Non importa... ma perchè mi chiedeva dell'alcool?
- Perchè lei non sembra sobrio...

uhm.....

Ci penso un secondo e mi rendo conto di avere la camicia aperta, mi manca una scarpa e ho gettato il pasto appena prima di entrare. Ha molto spirito di osservazione, glielo concedo.

- In effetti ero a bere qualche Long Island fino a poco fa,...
- Alle quattro di pomeriggio?-
- No, prima delle 16. Scusi eh, ma sono le 4 adesso, per cui si può dedurre che io abbia già finito di bere...
- E poi ha capito che doveva dare una svolta alla sua vita immagino-. Sul suo volto appare l'ombra di un sorriso. Sono quasi commosso.
- Alla mia vita non so, ma alla giornata sicuramente si...
- È un inizio, si parte dai piccoli passi.

credici

- Mi dica ora-, riprende l'Anonimo, -le va di rispondere a qualche domanda?
- Tipo colloquio di lavoro?
- No, tipo per capire cosa non vada nella sua vita.
Che detto da un tizio vestito esattamente come le altre 20 persone presenti nella stanza suona molto strano, ma oh, magari sei te che ti sei perso la moda dell'anno fatta di camicie bianche e tagli di capelli dozzinali...
- Ok, ma quei due vibratori? - chiedo indicando esitante i due aggeggi muniti di cavi che continua a cercare di farmi afferrare.
- Cosa? Ma no! Le pare?? Gliela metteremo nel culo poi quando le chiederemo un sacco di soldi per fare i nostri corsi del cazzo...
- Può ripetere?
- No. Faccia finta di nulla, oggi non ho preso le pastiglie e mi scappa di dire cose strane...
- Ok, ma sti due cosi?
- :Li tiene in mano. Risponde alle domande. E misuriamo il suo livello di stress, ansia, depressione e pure il livello dei trigliceridi. Poi in omaggio le diamo anche un lecca-lecca.
- Wow...... ma è una roba scientifica?
- Assolutamente! Ron Hubbard era un grande scienziato, guardi qua!
Mi mostra un libro. Rob Hubbard e la botanica. C'è lui che infila il vibratore dentro ad un pomodoro.
- Ah.... non sapevo fosse uno che si bombava le piante....
Indovinate un po? Silenzio,

Il tizio mi riprende con fare vagamente seccato.
- In realtà è stato con questo studio che il nostro fondatore ha scoperto che anche i pomodori hanno un'anima! Questa è scienza!

Ora quello in silenzio sono io.

- Senta, tizio molto strano con i vibratori in mano.....
- Dica...
- Io me ne andrei...
- Ma non le ho ancora fatto alcuna domanda....
- Mi ascolti....ho 20 anni, vivo in un buco di culo del nord-est, sono l'ultimo comunista rimasto al mondo e al momento passo le sere facendomi le pippe e bevendo con della gente dalla fedina penale ambigua. Le serve altro per capire che sono frustrato?
- Ma vede che lei ha bisogno di una mano?
- Si ma è lei, tizio strano, che deve capire. Lei mi propone una penetrazione anale senza basi scientifiche, capisce che sono titubante....a sto punto meglio la certezza dell'alcool...
- Ma non può basare la sua vita su questo,...
- No infatti, ci baso solo il pomeriggio.... ora se non le secca....andrei anche...
È seccato. Ma permette. Beh, fanculo.

Ti avvicini all'uscita, ma ti rendi conto che manca qualcosa. Ci pensi, ti volti e vai da lui.
- Ci facciamo una foto assieme?
Mi osserva con lo sguardo astuto di un cervo impallinato dai fari di un camion.
- Una foto?
- Cerca di capire... se non mi faccio la foto nessuno, a parte i due stronzi che mi aspettano qua fuori, crederà mai che io sia stato qui. Penseranno per sempre che sia una balla....

Lo vedo combattuto, come se stesse ricordando cosa fosse l'umanità, quella massa di complessa di anime in permanente conflitto con se stessa, irresoluta, incerta, spinta da passioni e pulsioni nella vana ricerca di una razionalità e di uno scopo. Ok, 'Sta ultima frase fate conto che l'ho scritta alle 9.26 di mattina e non è detto che io sia necessariamente lucido, ne che creda in quello che ho scritto. Dimenticatevela, non mi offendo.
Dicevamo? Si, il tizio...
Dicevo che ci pensa. Ma niente,
- Non posso aiutarla......
- E ti pareva....ci si vede dai, stammi bene!

Esci e torni alla luce.
- Come è andata?- ti chiede Carlo, uno dei due stronzi che ti ha accompagnato.
- Ma niente.... alla fine non abbiamo concluso un cazzo...
- Ma la foto? - incalza Paolo che vuole arrivare subito al dunque.
- No niente....non l'ha voluta fare...
Ridono. Dio santo, oramai non ne potevo più del silenzio.
- Quindi niente scarpa! -, esulta Carlo
- Eh già..... niente scarpa, scommessa persa.... ma invece,....andiamo a bere un altro cocktail?

Eh si, la vita è semplice. A volte.
Esci a bere con gli amici, entri in Scientology, esci da Scientology e torni a bere. L'esperienza di venti anni compressa in venti minuti. Soddisfazioni.
Poi magari un giorno troverai un modo più semplice per combattere la noia di un pomeriggio tipico della provincia italiana...






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