lunedì 29 febbraio 2016

Colony (serie tv) - Recuperando il tempo perso in 10 righe. Capitolo 1

Nel lungo periodo non collegato hai visto un sacco di roBBa (per dirla da persona colta che ha sprecato 18 anni della sua vita sui libri per prendere un pezzo di carta che funziona alla grande per pulirsi il culo nelle giornate dio diarrea e freddo. Allegria!). Passiamo a noi. In fretta. Un pezzetto alla volta e iniziamo da Colony

Serie di fantascienza che ha per protagonisti il meglio degli attori che non hanno trovato posto nella altre serie (il tipo biondo e cazzuto di Lost e la moglie rompicoglioni di Rick di Walking Dead e Apollo Creed. No sul serio...) ambientato in una Los Angelses devastata conquistata uguale a sempre con degli edifici malamente danneggiati e formalmente invasa da tizi che non si vedono mai. E se non ricordo male anche senza asiatici..... boh.... 
No vabbè, in realtà ti sta anche piacendo. Non per la fantascienza (che fa al massimo da espediente narrativo dato che non abbiamo ancora mai visto mezzo alieno ne mezza astronave...ammesso che ci siano davvero gli alieni tra l'altro). Semmai sono le riflessioni che la serie stessa fa ad averti convinto. In italiano: non è tanto una storia di alieni e invasioni, quanto una storia di come l'umanità cerchi disperatamente di combattere l'anomia (assenza di norme conseguente ad un evento epocale che rende obsolete le proprie norme e consuetudini. Chiedere ai nativi americani dopo l'arrivo degli spagnoli), aggrappandosi a qualsiasi speranza e rimodulando idee, principi e culti alla nuova realtà. Arrivando anche a dare vita ad una dittatura fine a se stessa, autoreferenziale e stupidamente violenta (come tutte le dittature della storia) che mescola elementi del regime cinese (le foto del Leader che viene rappresentato con colori e disegni che richiamano i manifesti di Mao) e di quello cambogiano (il direttivo, la fabbrica e via dicendo, ossia termini normali che diventano spaventosi) senza che sia chiara la finalità e l'identità di chi comanda.
Il risultato è un mix di tensione e scelte surreali che però in qualche modo risultano verosimili e quindi interessanti.
Ovviamente non siamo esenti da lungaggini e dalle regole classiche del prodotto seriale, ma come sempre quello che ti interessa è che la serie stia in piedi e riesca a cogliere il tuo interesse. E ci riesce. 
Funzionerà anche per voi? Boh...fate vobis.  


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