giovedì 2 gennaio 2014

I sogni segreti di Walter Mitty - La recensione


Un film può colpire in modi diversi. Può farlo perchè è un capolavoro, può farlo perchè è in qualche modo diverso e infine può farlo perchè semplicemente ti trasmette delle emozioni. "I sogni segreti di Walter Mitty" ti resta dentro proprio per l'ultima ragione appena indicata, senza bisogno di essere un inarrivabile capolavoro del cinema moderno e senza necessariamente dover diventare un nuovo classico. 

La storia, per chi non lo avesse visto, è molto semplice: Walter Mitty è il responsabile dell'archivio negativi di Life, la storica rivista che sta per essere digitalizzata con conseguente taglio del personale. Un uomo timido afflitto da una vita noiosa e che si rifugia abitualmente nei sogni, rinunciando a tutto il resto....almeno finché uno dei negativi da lui custoditi non scompare.... 

Perché ti ha colpito? Beh... 
Andando più in la dirai che quando vai al cinema di solito cerchi poche cose: idee, fantasia, un pizzico di originalità (non chiedi miracoli), impegno e buona recitazione. Non sono molte cose (anche se certo non sono da poco), ma sono essenziali come l'aria che respiri e, tristemente, è qualcosa che trovi sempre meno, pezzi di cinema sacrificati a favore di baracconate iperfluorescenti, effetti speciali fini a se stessi e stramaledette conversioni forzose in 3D. Ecco, qui non succede nulla di tutto questo. Ci trovi, anzi, una grande attenzione alla trama e al suo sviluppo inesorabilmente in crescendo e ci trovi un protagonista che ti coinvolge facendoti davvero vedere il mondo con i suoi occhi e infine ci trovi un bellissimo messaggio che riesce perfino ad emozionarti conducenti ad un finale davvero commovente. 


Merce rara, quasi pregiata, frutto di impegno e passione, dove Ben Stiller (nel triplice ruolo di protagonista, regista e produttore) vince a mani basse la sfida con chi credeva non potesse essere altro che un attore per film demenziali (sebbene apprezzarti da chi scrive).

Consigliato? Ovvio che si
E allora siamo di nuovo qui a dire che vale la pena di andare al cinema. Perchè, ok, Walter Mitty non è un capolavoro immortale, ma è un film che vi rimarrà dentro, che ricorderete e che guarderete ancora ed ancora perchè non vi stancherà mai. 


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