mercoledì 31 luglio 2013

Saguaro #15 - Tra due fuochi



La fine della fuga e l'inizio di una nuova vita. Più o meno è questo il riassunto dell'albo in questione che conclude quanto iniziato il mese scorso. Ma in più c'è una cosa che vale davvero la pena di mettere in luce....vedi la voce comprimari 

La storia
Di per se sulla storia è difficile non ripetere quanto già detto in passato: trama solida, essenziale e senza fronzoli e dove tutto appare perfettamente al suo posto. 
Per dire qualcosa di diverso diremo che sono molto apprezzabili alcune scene stilistiche ripescate a piene mani dai classici del cinema poliziesco (ad esempio il confronto fra Thorn e Sheffler nella pagine 46-49) e del cinema d'azione (il confronto finale tra lo stesso Thor e Cobra Ray). 
Ovviamente viene portata avanti anche la continuity con la solita cura e senza mai dare l'impressione che ci sia qualcosa di affrettato. Insomma la solita buona qualità che oramai è ampiamente garantita. 

Tutti al loro posto
Ecco, questa è la cosa che valeva la pena di osservare.
Finora Saguaro era stato (tranne per qualche eccezione) un one-man show dove di fatto tutto ruotava attorno al protagonista (cosa che succede anche qui) e dove tutti gli altri personaggi apparivano come elementi scenografici privi di reale importanza. 
Stavolta invece pare che Enna abbia deciso di far fare il salto di qualità anche ai comprimari portando a maturazione una serie di elementi seminati fin dall'inizio della serie. 
Ecco quindi che in poche pagine Kay si dimostra più abile di quanto non si fosse ancora visto e si dimostra qualcosa più di una semplice spalla, Clive Waters si trasforma e perde i connotati del "poliziotto buono" per diventare invece un direttore abile ed intransigente, mentre tra gli sceriffi federali emerge un personaggio molto interessante (Tasunke) che immagini possa avere un futuro. 
Va da se che già questo basterebbe a rendere piacevole la lettura. 

Disegni
Foderà fa un buon lavoro a metà. Bene per circa metà della storia tende poi a perdersi nella seconda parte, quando il tratto si fa più impreciso e meno definito. In particolare è evidente il contrasto fra gli ottimi primi piani e le scene d'azione decisamente troppo statiche. 

Valutazione
Soggetto: 7
Sceneggiatura: 7.5
Disegni: 6.5






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