sabato 1 giugno 2013

Spartacus S3E08 - Separate Paths. Le due palle fiammeggianti!

La strana brutta storia di una puntata in cui c'era idee e soldi per circa 10-12 minuti, ma che a forza di calci nel culo è stata trascinata stanca e tremante fino al minuto 50. Cioè come tutte le puntate di Spartacus dalla seconda serie in poi. Ah...una nota sulla numerazione delle stagioni che se no si fa confusione. "Sangue e Sabbia" è la prima, "Gli dei dell'Arena" è il prequel e quindi quando parli di seconda serie intendi "Vendetta"....vorrei mai che i quattro a cui sta roba piace montassero una rivolta...

Si inizia al solito modo. Con una minchiata priva di fondamento nel mondo della fisica. O con le prove per uno spettacolo da circo subito dopo lo show dei trapezisti. Dipende dai punti di vista. Notare le due comparse sullo sfondo che se la stanno prendendo con la parete rocciosa. E quello a destra che sta imitando  Donchisciotte, ma senza i mulini a vento. Un dramma personale a cui sarà dedicato uno spin-off immagino..

Ma si iniziano a vedere i frutti di anni di lavoro. Dopo milioni di attacchi volanti e di calci acrobatici Gannicus riesce nel sogno di una vita: saltare un cavallo in corsa con sopra un decurione romano... la vita è meravigliosa... 

Ma è il momento di una carrellata di scene volte a confermare e rammentare il successo della serie... 
 Si celebra allora il funerale all'espressività facciale di questo tizio..argomento su cui non torneremo mai più...
assistiamo al parto di un bimbo del peso di 9 kg (e magari anche già munito di patente di guida e afflitto da problemi di ricrescita...)...


 Il prepotente ritorno del sotto testo omosessuale con il terzo incomodo che si rifà sotto...

Una giornata in curva a tifare Lazio con tanto di ola che parte per la vittoria in Coppa Italia.. 

 L'assalto alla villa lanciato dalle solite dodici comparse che oramai sono ansiosi di prendere il cestino di commiato e tornare alle loro vite per dimenticare...
Che poi uno dice: ma le guardie delle ville si saranno accorte che ci sono migliaia di ribelli che li stanno attaccando? Con il casino che fanno!

 NO
Le quattro guardie erano occupate a fare la guardia alla vasca dei pesci e dar da mangiare alle carpe....vatti a fidare degli acquari...


 Parte quindi la doppia festa per la conquista della villa e la vittoria in Coppa Italia... con tanto di cori...

 "é la Lazio, olè, è la Lazio olè!"

 Momento omo. Non se tu, ciccio, sono io che non ti merito...

 ma rimarremo amici! Ti prego dimmi almeno questo!

 A Roma invece proseguono i dissapori tra Fandral e il Trota...

Ma il Trota decide di risolvere in maniera inequivocabile la questione...si, si...è esattamente quello che sembra...

 Inizia allora una serie di sequenze dedicate alla marcia solitaria di Crisso, separatosi da Spartaco quando ha sbagliato uscita dalle parti di San Giorgio di Nogaro....

 Scene, diremmo, altamente trash e prese da un video metal girato con circa diciotto euri...

 Ma arriviamo al gran finale!
 Dopo che i comunisti hanno preso la Campania arriva il momento della battaglia finale alle porte di Roma..

 Crisso ha un'arma micidiale: della palle di fieno che bruciano.....ora dici, le lancerà a folle velocità verso il nemico...
 ....che infatti sta sotto, quindi sarà un massacro!  Dai dai dai!

NO. Niente. Le lancia da mezzo metro e con l'avversario che più in basso di 60 cm. In pratica quelle palle non servono un cacchio...
 Ma arrivano i rinforzi! 400mila romani circondano la gola...
E da bravi coglioni abbandondano la posizione di vantaggio che avevano guadagnato nel momento in cui si trovavano sopra al nemico...geniale sto Crasso... vabbè...

 Non pago della trivellata con Fandral di poco prima, il Trota da una ripassata anche a Crisso...è il momento drammatico, il momento triste..

 ....il momento in cui il Trota si strappa un polpaccio...
 e sbaglia palesemente il colpo diretto al collo di Crisso....sto imbecille..

Conclusione mistica: la testa di Crisso vola via, mentre l'occhio ci ricorda che la Massoneria vince ancora......


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