mercoledì 12 giugno 2013

Dragonero #1 - Il sangue del drago. Finalmente il fantasy!


Dovrebbe essere la seconda recensione di giornata (la prima era questa), ma in realtà non è del tutto vero. Anche perchè non puoi recensire una storia che non si è ancora conclusa (e che se non erro coprirà i prossimi due albi). E infatti della storia vera e propria torniamo a parlare quando ne avrò letto la fine. Però dei disegni parliamo eccome... un attimo solo però. 

E allora di che parliamo? 
Ma di fantasy ovvio! Perchè una delle cose che ti incuriosivano era cercare di capire che tipo di fantasy sarebbe stata questa serie. E qui serve fare una premessa. Per un prodotto seriale a cui auguri minimo minimo 30 anni di vita (ma proprio se i due autori ad un certo punto decidono di mollare tutto perchè hanno vinto al superenalotto) è facile immaginare che non esista nulla di rigido e predefinito. Ma intanto azzardiamo un'ipotesi.
Partiamo dicendo che esistono una miriade di genere fantasy. Si va da quello "realista" che lascia poco all'immaginario fantastico e si rifà alle cronache cavalleresche.
tipo le Cronache del Ghiaccio e del fuoco... 
O il fantasy velato di mitologia e che ruoto attorno al confronto titanico tra bene e male 
....come ad esempio l'immenso ciclo de "La Ruota del Tempo" che si basa sul confronto tra la Luce e la Tenebra (per farla semplice semplice). 
E ancora troviamo il fantasy supereroistico (ad esempio l'immenso Elric di Melnibonè) o il fantasy classico (Il Signore degli anelli, il Ciclo dei Drenai, i cicli di Shannara e via dicendo).

E infine da qualche anno ci sono i  fantasy che sono tutto questo e quindi qualcosa di completamente diverso, come ad esempio lo stratosferico ed immenso ciclo dei Malazan (il tuo preferito di sempre)... 
e con i personaggi più fighi mai realizzati... 
...ossia saghe nelle quali la divisione tra bene e male non esiste e nel quale tutto ha una doppia chiave di lettura. 

Ecco a naso questo primo numero di Dragonero ti ha dato questa idea, ossia di essere un fantasy di questo tipo (mentre il Romanzo a fumetti era molto più classico per dire). Ci sono regni ed imperi ma nessuno rappresenta a priori il bene o il male e ci sono tanti personaggi classici (Orchi ed Elfi) che però non seguono i soliti schemi (e infatti gli Orchi sono vittime di un eccidio e non sono nemici giurati di ogni forma di vita). E anche la storia non sembra la classica vecchia storia. Infatti al centro di tutto c'è un indagine il cui scopo è garantire la sicurezza di una nazione. Non dei popoli, ma della nazione. Decisamente un fantasy moderno. E che ti stuzzica davvero molto. 

E i disegni? 
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Si lo so! Matteoni è l'ideatore grafico della serie e quindi è per forza di cose a suo agio. Però qui siamo ben oltre la normalità e abbondantemente all'interno del territorio dell'eccellenza.
Ambientazione, personaggi e e dinamicità ti permettono già di dire che è un lavoro straordinario. 

Ma per il resto ci vediamo tra un paio di mesi... 




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