sabato 16 febbraio 2013

Shanghai Devil #17. A ferro e fuoco

Arrivato ad un solo passo dalla fine di questa bellissima miniserie (e già provi una certa forma di tristezza) Manfredi si prende il tempo per impostare una conclusione degna di quanto l'ha preceduta.

Trama
Se paragonato ai numeri immediatamente precedenti (in particolare dal #12 al #16) questo nuovo capitolo è nettamente più lento e privo di grossi colpi di scena. Ciò nonostante funzione ugualmente bene e si dimostra, ancora una volta, una lettura assolutamente gradevole. La lentezze è infatti doverosa a questo punto dell'intreccio e Manfredi non da mai la sensazione di aver preparato una minestra troppo annacquata. Al punto che fatico a capire come potrà chiudere l'intera saga in sole 94 pagine....
Naturalmente c'è il solito fascino legato alla Storia (quella vera), ai tanti comprimari che accompagnano Ugo  nella sua ricerca finale e ai nemici che lo attengono alla meta.
Insomma: un passaggio obbligato, una serie di convergenze che si approssimano verso il gran finale. Non sarà l'episodio migliore, ma va pur sempre letto nel complesso.

Disegni
Come al solito (dove con "al solito" ti riferisci ai tempi di Magico Vento) un buon lavoro da parte di Darko Perovic, che tuttavia ti sembrava molto più a suo agio nella atmosfere western. Se infatti è molto convincente nella tante scene collocate nei grandi spazi aperti della Cina interna lo è meno nelle complesse ambientazioni delle corte di Suxi. Capiamoci: la qualità resta ottima, ma il tratto non dettagliatissimo, non è il massimo per ambienti carichi di particolari.

Valutazione
Soggetto: 6.5 (politico, in attesa di leggere il finale)
Sceneggiatura: 6.5
Disegni: 7-


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