domenica 23 dicembre 2012

Ralph Spaccatutto. Contatto riuscito!


Si comincia da un cortometraggio che si intitola Paperman e che precede il film in questione. E perché parlarne? Perché nei suoi due minuti circa in bianco e nero è un piccolo capolavoro. Di più: è una breve ed incantevole poesia che ti colpisce senza che venga mai neppure spiaccicata una parola. Ecco: meno di due minuti ed eri già contento di essere al cinema. Lacrimuccia di rito e si comincia.
no sul serio: bellissimo!
Ralph. A parte il fatto che andare al cinema alle 17.45 mi ha ricordato i tempi in cui ci andavo con mio padre da bimbo (a vedere i film d'azione che piacevano a lui di solito....) va detto che tutto il film è una specie di gigantesco amarcord della tua infanzia passata e mai dimenticata. Di quei tempi in cui andare al mare con mamma e papà significava andare a passare ore ed ore in sala giochi. O meglio ancora voleva dire aspettare il sabato e la domenica che allora i tuoi ti lasciavano passare il pomeriggio con gli amici e li ci si dava giù duro con il NES.
MAMMA MIA!!!!! 























Il film ha una trama molto classica e, a voler essere onesti, poco fantasiosa. In sostanza il cattivo di un videogioco (Ralph) vive una crisi di coscienza e non vuole più essere trattato solo come un cattivo. Ragione per la quale, dopo aver litigato di brutto con gli altri personaggi del suo videogioco (compreso la fighetta del protagonista buono...l'insopportabile Felix Aggiustatutto) parta alle ricerca di una medaglia da conquistare per dimostrare che anche lui può essere buono. E da li in avanti il copione è il solito di ogni film di animazione.

A rendere unico il film è tutto il resto. La presenza di "comparse" che ti fanno saltare felice sulla sedia: Ryu e Ken (da Street Fighter), Bowser, il fantasmino di Pac-Man e una miriade di altri personaggi.
Di più: per ogni personaggio gli autori sono stati attenti a cambiare i dettagli grafici, i loro movimenti e, perla, le caratterizzazioni. Ad  esempio: i personaggi del gioco di Ralph si muovono a scatti e sono molto squadrati, come ovvio dato che si tratta di un gioco degli anni '80. La bimba che lo accompagna nella maggior della storia ha i classici tratti da videogioco per ragazzini (coloratissimo e molto cartoon). Infine la soldatessa del videogioco fantascientifico è ad alta definizione ed ha un carattere molto più realistico esattamente come vogliono i giochi di oggi.
Di chicche ce ne sono tante. Troppe per stare qui a raccontarle. Mettiamola così: senza questa sfilza interminabile di piccole perle il film sarebbe normalissimo. Bello ma non eccezionale insomma. Con tutto il contorno e grazie a un paio di trovate che fanno il giro per quanto sono geniali (gli "esuli" e il glitch) possiamo invece parlare di un gran bel film che ti fa passare un'ora e mezza di divertimento.

Oh...andatevelo a vedere...che vi fate un regalino per natale.
EDDAI!!! 



P.S:è uno zombie da House of Dead...

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