sabato 15 dicembre 2012

Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato. Bentornati a casa!

In una serata dal clima infame (pioggia su tutto) sei andato al cinema, che il ritorno di Tolkien non te lo potevi perdere. Emozioni vere, mica baggianate. E alla fine sei uscito dal cinema anche molto contento. E pure piacevolmente sorpreso. Che la notizia che da un libro di 300-400 pagine ne avrebbero ricavato tre film ti aveva lasciato perplesso e inquieto. E invece...

Alla fine del film ti sono piaciute molte cose. Che per farla breve riassumi così:
1- tornare nella Terra di Mezzo, nella Conte o a Gran Burrone, dopo 10 anni (il meraviglioso "Il ritorno del re" è del 2003) ti ha dato la piacevole e calorosa sensazione di un ritorno a casa atteso e sperato per troppo tempo;
2- temevi un lavoro finalizzato agli incassi. Ossia: tanto marketing ed effetti speciali e molta regia di maniera. Invece Peter Jackson, Guillermo del Toro e Frank Walsh (il primo alla regia e tutti e tre alla sceneggiatura) hanno realizzato un lavoro frutto di genuino entusiasmo;
3- temevi che il film sarebbe stato pieno zeppo di lungaggini. Si, in effetti un mezz'ora in meno l'avresti gradita. Ma di parti superflue non ce ne sono. Gli autori hanno deciso di dare spazio a tutte le storie che nel libro venivano appena accennate. Ne esce uno spaccato molto preciso della storia della Terra di Mezzo. Uno spaccato che da profondità a tutto il mondo di Tolkien;
4- Dieci anni di evoluzione degli effetti speciali hanno fatto un gran bene. Le ambientazioni sono spettacolari. Orchi, Goblin e Troll sono perfetti. Un piacere per gli occhi che trasporta lo spettatore nel magico mondo de Lo Hobbit;
5- il tono scanzonato rende le due ore e mezza del film molto, ma molto gradevoli. Si ride un sacco e ci si diverte moltissimo. Anzi: alcune parti speravi che non finissero mai (tipo quella dei Troll di montagna dove hai riso parecchio);
6- I personaggi sono perfetti e gli attori sono sembrati tutti straordinariamente in palla. Ti son piaciuti sia Bilbo che i Nani...
si noti il ciccione con la collana di capelli... 
...che tutti i personaggi di contorno (per ora...alcuni poi diventeranno molto important), tipo Radagast.,..

alias il mago tossico con i canarini in testa. In realtà riuscitissimo
...per concludere con i ritorni eccellenti che accentuano il senso di ritorno al focolare domestico: Galadriel, Elrond e Saruman. Ho mai detto che penso che penso che Cate Blanchett sia perfetta nel ruolo della signora degli Elfi? No? Lo diciamo adesso allora.

Ovviamente il tono leggere e divertente tiene il film lontano dalla carica epica dei tre predecessori che andavano a comporre la saga dell'anello.Ma questo è un bene.
Un bene perché il Lo Hobbit non è, di base, un romanzo epico ma una grande fiaba. E il film in questo è rigoroso e quasi ortodosso e ci trasmette per tutto il tempo le suggestioni di una avventura a metà tra sogno e realtà.

Insomma. Un gran bel film frutto di un  gran bel lavoro e di tanta voglia di farci ancora da guida in un lungo viaggio ricco di meraviglie.Da vedere. E basta.


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