venerdì 14 dicembre 2012

Le Storie #3. La rivolta dei Sepoy.

Bene ma non benissimo. O meglio: lettura gradevole, ma non indimenticabile. 
Lungi dal dire che stavolta si sia toppato parliamo di una storia che aveva tutte le potenzialità per essere epica, ma a cui manca qualcosa. 

De Nardo imbastisce una buona storia carica di suggestioni. Sullo sfondo la Storia vera, quella della rivolta anticoloniale dei Sepoy (assieme alla rivolta del Mahdi in Sudan uno dei primi segnali della crisi del colonialismo e della supremazia europea nel mondo) ed in primo piano la contrastata storia d'amore tra Jim ed Elisabeth. In verità anche questa storia è quasi un espediente narrativo a fronte di un'altra trama molto più riuscita, ossia quella che coinvolge il sergente Donovan, padre di Jim e in bilico tra la fedeltà alla divisa e quella alla propria famiglia. Tanta roba. Troppa roba per sole 110 pagine. Infatti tutto è pertinente e tutto funziona, ma alla fine nulla trova lo spazio che meriterebbe. Così la rivolta dei Sepoy viene preparata e poi liquidata in poche vignette senza quasi lasciare traccia. Idem per la storia dei due ragazzi che non trova mai spazio per diventare qualcosa più di un espediente. Meglio la storia del sergente Donovan, ma anche qui si corre via sul più bello. 
Stesso discorso per il finale. Lasciato alle didascalie e all'immaginazione del lettore al punto che non lascia traccia. 
Insomma: una storia potenzialmente eccellente che non va oltre la sufficienza. Peggio: personaggi potenzialmente memorabili che presto dimenticheremo. Peccato. 

Ottimi i disegni di Bruno Brindisi che regalano qualcosa più della storia. Splendidi i suoi personaggi e cariche di fascino le ambientazioni. Insomma: bravo come sempre. 

Valutazione:
Soggetto: 7
Sceneggiatura: 6.5
Disegni: 7.5



Ed il mese prossimo:
Brutto vizio, il gioco… Angelo si è fatto infinocchiare e ora deve un mucchio di grana a un pericoloso boss. Solo Eddie può salvarlo. Eddie, che è un “duro”. Perché pagare il debito quando puoi ammazzare il creditore? Dice lui… Ma questa via d’uscita può trasformarsi in un tunnel per l’inferno, se a mettersi di traverso è un pazzo sanguinario come Sonny Spataro....



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