sabato 28 aprile 2012

Negative. Quando comprare musica era una sfida.

Lo so, lo so! Oggi doveva essere la giornata della rubrica dedicata alla musica di quando ero GGGiovane. Ma niente, ho finito i 10 gb mensili di connessione della chiavetta. E sapete com'è, caricare video in GiEsseEmme non è comodo. Cioè è una roba improba. Quindi niente, accontentatevi di quello che passa la mensa. Sabato torno alle band, parlando di.......boh...vediamo, mica ci ho già pensato.

E oggi?
Oggi amarcord. Sempre della musica di quando ero gggiovane. E si, lo scrivo per me e per altri 5-6 lettori che hanno condiviso l'esperienza traumatica e magica di comperare cd su Negative. Cd e altro a dire il vero che ci erano anche le felpe merdallonze e i poster svestiti di Luis Royo.  Che si, negli anni ho acquistato anche una felpa dei KoRn e una maglietta dei Rammstein...ma c'è chi ha fatto peggio, molto peggio...nomi e volti non sono divulgabili...purtroppo! 

Ok. Ora domanderete (o fate finta dai!): che ci sarà stato di epico ad ordinare dei compact disc? Semplice: non c'era un servizio di acquisti on-line. E quando lo hanno messo non è che funzionasse proprio benissimo. E quando ha iniziato a funzionare bene non è che avesse un servizio spedizioni rapido.... per così dire...

Agli inizi si comprava con un metodo vagamente medioevale: si mandava una bella cartolina con su scritto (a penna...ricordo ai sedicenni che esiste ancora la scrittura autografa a mano...) cosa volevi. 
A quel punto scattavano le variabili del teorema dell'acquisto giovine:
1° variabile: la missiva (per i bimbiminkia "la mixiva") deve arrivare al negozio. Un po' come dire "se x è maggiore a 0"... e non hai mai capito quando è maggiore che in matematica ci avevi un 4 scarso;
2° variabile: se quelli del negozio ti cagano. Ossia "se y è uguale o maggiore a x". E idem come sopra...
3° variabile: se il nunzio apostolico che ti porta il pacco ti trova a casa e tu ci hai i soldi per pagare il contrassegno... Ossia. "se mamma e papà ti avevano dato la paghetta/obolo della carità/mancia".
4° e ultima variabile: se la roba nel pacco era quella giusta. Cosa non scontata.
Tempo di attesa: boh.. 2-3 mesi? Che si ordinava a maggio e poi via, rompete le righe che ci si sente a luglio/agosto.. e via  chiamare l'amico che aveva messo l'indirizzo per sapere se gli era arrivato il pacco fatato. Ma non arrivava mai!
Quindi:  x+y(paghetta genitoriale+pacco giusto)/secolo di attesa=0
risultato: 2 grandissime palle! 

Poi venne il servizio on-line!. 


Quella grandissima cioffeca del servizio on-line di Negative..
E no. Poi capivi che non c'era di che essere felici. Serviva un mezz'ora buona condita da 18 passaggi diversi al solo fine di arrivare a dare l'ok all'acquisto (e se avevi il 56kb di connessione era lunga...). Ma l'acquisto non partiva se non ti arrivava la mail di conferma. Ossia come sopra: se un tizio del negozio non si leggeva l'ordine. E tu li ad aspettare. 
e si...poteva volerci un pelo.... 

Bene. No un c...o! Che le variabili di cui sopra rimanevano inalterate. E il tempo di consegna era ancora più lungo. In quel periodo ero all'inizio dell'università...raccoglievi i soldi con i coinquilini e ti è pure capitato di riprenderteli, che il pacco non arrivò mai... e di solito dentro la roba era ancora sbagliata... 
e potevi prenderla poco bene... 

Infine divenne tutto automatizzato. Niente attese. Niente mail di convalida che richiedono ore. Acquisto in 3 soli click. 
Te lo hanno detto...che a te è arrivata la banda larga e hai iniziato a darci giù di torrent.... 

Ok. Saluti! 

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