lunedì 30 aprile 2012

The Avengers. Perfettamente perfetto!

Ci siamo: è arrivato il momento di parlare di The Avengers. Che ieri sera me lo sono andato a vedere finalmente...

Diciamocelo: avevamo tutti paura che fosse una grande puttanata. Di quelle che piacciono tanto agli ammerigani. 
E come è andata? Bene? NO. FANTASTICAMENTE!!! Non era bello. Era PERFETTO! 
E perchè? Mo' ve lo dico.


Innanzitutto il film manca delle classiche coglionate made in Usa ed ha una sua coerenza dall'inizio alla fine. Ma la cosa migliore è che è perfettamente coerente con i film che l'hanno preceduto (Iron Man 1 e 2, Capitan America, L'incredibile Hulk e Thor appunto). E questo non era un fatto scontato.

C'è poi il fatto che la storia è esattamente quello che qualunque fan dell'epopea Marvel sperava: una minaccia Asgardiana con quel tanto di saga cosmica a rendere il mix più succulento. Il tutto ovviamente condito da alcune piacevoli gag....e no, non sono tutte lasciate a Stark, che qui tutti danno il loro contributi e forse la migliore in assoluta, quella che fa ridere di più, tocca a Cap..... 

Poi ci sono gli eroi e i nemici trattati alla perfezione. Ossia riuscitissimi 
Che su Iron Man non avevamo dubbi ne tanto meno ne avevamo sul fatto che il Downey Jr. nostro fosse perfetto in quella parte. 
(lui è semplicemente perfetto!)

Qualche riserva ce l'avevo invece per Ruffalo nella parte di Hulk...e invece mi devo rimangiare tutto, che era assolutamente riuscitissimo e in parte come nessun altro. E in versione Gigante di Giada spaccava esattamente come tutti i fan speravano di veder fare....il suo "confronto" con Loki spiega tutto...ed esalta gli animi! 
(Lui....che da solo è valso il prezzo del biglietto...)

Allo stesso tempo avevo ben più che criticato la presenza di Scarlett Johannson nei panni della Vedova Nera. E anche qui, perdonando la mancanza delle tette della controparte fumettisitica, devo dire che il personaggio è stato rispettato e usato magistralmente. 
(e si...si è fatta perdonare alla grande la carenza di bocce...)

Ma senza andare caso per caso (ultimo: Nick Fury, che meglio non potevano farlo!) limitiamoci a dire che, qualunque sia il vostro eroe preferito tra quelli presenti, ne uscirete soddisfatti e contenti.
Funziona tutto e c'è tutto. Anche il contorno, tipo quell' Elivolo che vi fa venire la bava..... 
Altro? SI. UNA SCENA ALLA FINE DEI TITOLI DI CODA CHE MAMMA MIA! Che infatti c'è LUI.  Lui chi? Niente spoiler! Ma in fin dei conti è forse solo il supernemico più figherrimo dell'Universo Marvel....e se fanno un altro film con lui stavolta di biglietti ne compro 5-6... 

Volevate un grande film? Ecco: ne avete avuto uno epico! 


E ora lo posso dire: VENDICATORI UNITI!

Ah si, un'altra cosa che ho sempre pensato e vale la pena di affermare con forza: 
Che lei è veramente gnocca! 




domenica 29 aprile 2012

5 titoli videoludici.Ma quelli antichi che trovavi in Sala Giochi.

Amarcord ieri e qualcosa di simile oggi. No. Non mi sono dato alla nostalgia. Si tratta sempre del discorso della chiavetta internet in versione superslow che mi costringe a ridurre le attività. Che, oh, per risparmiare 60 euro l'anno anzichè avere la connessione illimitata ce l'ho così. Un affarone vero? Mazza, che cragna che sono...

Oh, allora. Videogames! Ma di quelli vecchi, vecchi che a noi ci piacevano tanto.
Che noi si andava in sala giochi a giocare. Che avere a casa la console non era una cosa scontata e i pc non erano esattamente una figata. Per rendere chiaro il concetto faccio presente ai giovini di oggi che Nba Live '95, che io ovviamente avevo, andava installato in DOS.
Nota nostalgica:  si è accennato alle console del tempo. E quindi accenno al gioco più figherrimo mai creato dall'umanità: DUCK HUNT per NES, da usare con la NES Zapper...si ora mi spiego:
La console che al tempo ti sembrava epica. E lo sembra tuttora... 

La pistola! Te la davano in pacco unico con la console. Portata? I due metri  scarsi del cavo. Precisione: ehm....

Il gioco più meravigliosamente meraviglioso mai creato dalla razza umana. 

Nello splendore dei suoi, uh, 2 poligoni (?)

Con il cane che non avresti mai più scordato. Perchè?

Perchè era un fottuto pezzo dimmerda che ti prendeva pure per il culo... 

Ma andiamo avanti. Rapidi! Ci sono 5 giochi della "sala" (giovinamente parlando) che ricorderemo per sempre. Quali? Questo! 

GOLDEN AXE
Che, no, non l''ho mai finito. Che 10.000£ di gettoni (quando mamma era generosa) li bruciavi anche su altri giochi e non ti bastavano mai. E che alla fine non te ne fregava una ceppa della storia. Che tanto a 9 anni l'inglese non lo capivi neanche per scherzo e ti interessava solo menare. 

E questi due enormi stronzi ti sono costati molti gettoni... 

POLE POSITION
Che ad oggi è il gioco più straccione della storia della F1. Che non vedevi mai le altre auto, se non quando ti superavano al triplo della tua velocità. E avevi anche il tempo per finire la gara....che c'erano altri tizi carichi di gettoni che facevano la coda dietro di te e ti dovevi levare dalle balle.....

E via...che era così con la macchina arcobalenizzata. 

GHOSTS 'N GOBLINS

E qui scende la lacrimuccia di nostalgia.... Che ci giocavi per ore e ore. E alla fine non lo finivi mai. Perchè era lungo, lunghissimo! E ogni volta che morivi ripartivi da capo..no, non dal check point...proprio dall'inizio! 


Magnifico! 
TOP PLAYER'S GOLF

Scanditene il nome con rispetto e devozione. Il gioco di golf che ci perdevi sopra le ore anche se a te il golf faceva schifo! 




Nulla ti gasava più dell'urlo "On the green!!!" e nulla ti avviliva più di sentirti dire "Bogey!!!!". Indimenticabile gioco in cui potevi scegliere tra 3 campi e 4 personaggi giocabili...per così dire... 


THE SIMPSONS ARCADE GAME
Lacrime a dirotto!!! Il gioco dei Simpson l'ho finito millemila volte.... e non ho mai capito il senso della storia. Ma Homer che picchia il pupazzo di Krusty era un'esperienza che valeva oro. 

Anche se preferivo menare di Skate con Bart... 

FUORI CONCORSO. LA RELIGIONE PAGANA. 
Un post come questo non avrebbe senso senza lui. E qui non servono le parole. 





E niente. Noi ci saluta. E ci si risente domani. Che stasera mi vado a vedere i Vendicatori e poi vi si fa sapere com'era. 

sabato 28 aprile 2012

Negative. Quando comprare musica era una sfida.

Lo so, lo so! Oggi doveva essere la giornata della rubrica dedicata alla musica di quando ero GGGiovane. Ma niente, ho finito i 10 gb mensili di connessione della chiavetta. E sapete com'è, caricare video in GiEsseEmme non è comodo. Cioè è una roba improba. Quindi niente, accontentatevi di quello che passa la mensa. Sabato torno alle band, parlando di.......boh...vediamo, mica ci ho già pensato.

E oggi?
Oggi amarcord. Sempre della musica di quando ero gggiovane. E si, lo scrivo per me e per altri 5-6 lettori che hanno condiviso l'esperienza traumatica e magica di comperare cd su Negative. Cd e altro a dire il vero che ci erano anche le felpe merdallonze e i poster svestiti di Luis Royo.  Che si, negli anni ho acquistato anche una felpa dei KoRn e una maglietta dei Rammstein...ma c'è chi ha fatto peggio, molto peggio...nomi e volti non sono divulgabili...purtroppo! 

Ok. Ora domanderete (o fate finta dai!): che ci sarà stato di epico ad ordinare dei compact disc? Semplice: non c'era un servizio di acquisti on-line. E quando lo hanno messo non è che funzionasse proprio benissimo. E quando ha iniziato a funzionare bene non è che avesse un servizio spedizioni rapido.... per così dire...

Agli inizi si comprava con un metodo vagamente medioevale: si mandava una bella cartolina con su scritto (a penna...ricordo ai sedicenni che esiste ancora la scrittura autografa a mano...) cosa volevi. 
A quel punto scattavano le variabili del teorema dell'acquisto giovine:
1° variabile: la missiva (per i bimbiminkia "la mixiva") deve arrivare al negozio. Un po' come dire "se x è maggiore a 0"... e non hai mai capito quando è maggiore che in matematica ci avevi un 4 scarso;
2° variabile: se quelli del negozio ti cagano. Ossia "se y è uguale o maggiore a x". E idem come sopra...
3° variabile: se il nunzio apostolico che ti porta il pacco ti trova a casa e tu ci hai i soldi per pagare il contrassegno... Ossia. "se mamma e papà ti avevano dato la paghetta/obolo della carità/mancia".
4° e ultima variabile: se la roba nel pacco era quella giusta. Cosa non scontata.
Tempo di attesa: boh.. 2-3 mesi? Che si ordinava a maggio e poi via, rompete le righe che ci si sente a luglio/agosto.. e via  chiamare l'amico che aveva messo l'indirizzo per sapere se gli era arrivato il pacco fatato. Ma non arrivava mai!
Quindi:  x+y(paghetta genitoriale+pacco giusto)/secolo di attesa=0
risultato: 2 grandissime palle! 

Poi venne il servizio on-line!. 


Quella grandissima cioffeca del servizio on-line di Negative..
E no. Poi capivi che non c'era di che essere felici. Serviva un mezz'ora buona condita da 18 passaggi diversi al solo fine di arrivare a dare l'ok all'acquisto (e se avevi il 56kb di connessione era lunga...). Ma l'acquisto non partiva se non ti arrivava la mail di conferma. Ossia come sopra: se un tizio del negozio non si leggeva l'ordine. E tu li ad aspettare. 
e si...poteva volerci un pelo.... 

Bene. No un c...o! Che le variabili di cui sopra rimanevano inalterate. E il tempo di consegna era ancora più lungo. In quel periodo ero all'inizio dell'università...raccoglievi i soldi con i coinquilini e ti è pure capitato di riprenderteli, che il pacco non arrivò mai... e di solito dentro la roba era ancora sbagliata... 
e potevi prenderla poco bene... 

Infine divenne tutto automatizzato. Niente attese. Niente mail di convalida che richiedono ore. Acquisto in 3 soli click. 
Te lo hanno detto...che a te è arrivata la banda larga e hai iniziato a darci giù di torrent.... 

Ok. Saluti! 

giovedì 26 aprile 2012

Another

Tra le pubblicazioni di sicuro interesse dell'ultimo periodo c'è senza dubbio quella di Another. 
Che, tra le cose che interessano meno a voi ma che ci tengo a far sapere, riesce a farsi apprezzare dal sottoscritto pur appartenendo ad uno dei generi che mi lascia maggiormente indifferente, ossia l'horror.

Che cosa si racconta? 
Nella scuola di Yomiyama 26 anni fa morì uno studente estremamente popolare nella sua classe. Eppure i compagni, distrutti dalla tragedia, finsero che fosse ancora vivo. Continuarono a parlare con lui, ad andare a casa con lui e perfino gli insegnanti continuarono ad annotare la sua presenza in classe. Un po' inquietante, ma non certo incomprensibile. Di incomprensibile infatti c'è solo il fatto che a fine anno quello studente, morto mesi prima, apparisse nella foto di classe. 
Da allora ogni anno si ripete, nella stessa classe, un fenomeno particolare. Il numero degli studenti aumenta di uno, ma nessuno ricorda chi tra i compagni non fosse presente ad inizio anno. Ricordo che, tra le cose, si affievolisce fino a sparire nei mesi successivi alla fine dell'anno scolastico. 
Non si tratta di un incremento numerico fine a se stesso. Da quel momento in poi, infatti, ogni mese uno o più tra gli studenti e i parenti degli stessi fino al secondo grado muore. 
Koichi è il protagonista. Trasferitosi da Tokyo inizia l'anno in ospedale, a causa del perforamento di un polmone. Dopo l'incontro con i rappresentanti di classe andati a trovarlo lascia l'ospedale e qui incontra Mei Misaki, una strana compagna che scende, con una bambola, verso la cella mortuaria. Non ci presta molta attenzione in quel momento. Ma sarà costretto a farlo poco dopo.... 

Motivi di pregio.
Sono tante le ragioni per cui Another merita attenzione. 
A partire da una sceneggiatura semplice, lineare e asciutta. Yukito Ayatsuji crea un alone di mistero assolutamente perfetto tanto dietro ai personaggi dominanti, Koichi e Mei, quanto dietro alla vicenda stessa che riguarda la classe. Non eccede nell'uso di scene violente ed anzi fa pensare che la storia sarebbe potuta funzionare anche senza. A dire il vero è anche abbastanza furbo, dal momento che vi fa arrovellare per metà del tempo dietro ad un enigma che poi alla fine verrà risolto nel modo più semplice e verosimile possibile. 
Funzionano molto anche i personaggi. E non solo Koichi e Mei, ma anche tutti quelli di contorno. Anche le comparse con poche battute alla fine lasciano il segno. 
Splendidi, a mio parere, i disegni di Hiro Kiyohara (qualche esempio qui sotto).
 

 

Tanto per la cura dei dettagli quanto nella capacità di trasmettere le sensazioni del momento narrato non si può che ammettere che si tratti di un lavoro davvero notevole ai pennelli. 

Infine. 
Certo l'horror "su carta" (per così dire) non ha certo lo stesso incedere di quello cinematografico. Ma il merito degli autori è quello di fregarsene e di lavorare al meglio con ciò che hanno a disposizione, senza scimmiottare quanto si vede di regola sullo schermo ed anzi approfittando della spazio a loro disposizione per dare maggiore profondità alla storia.
In sostanza una bella serie, che merita senz'altro attenzione. Se non vi piaceranno la storia (non è impossibile) o i protagonisti (già più difficili, specie per Mei Misaki), almeno ne dovreste apprezzare i disegni. E altrimenti fa niente, almeno ci ho provato! E cmq sono solo 4 numeri, suvvia... 

(che ridi, ridi, alla fine di questa non si è capito nulla...) 

mercoledì 25 aprile 2012

Cesena - Juve 0-1. E meno male!


E alla fine ci sta pure un sospiro di sollievo

(LUI?? Ok, allora gira davvero bene quest'anno....) 

Che al 79° sullo 0-0 me l’ero anche vista brutta. Infatti sembrava la replica della sfigatissima partita con il Genoa (dove nonostante millemila tiri alla fine non era entrata). 
In sostanza: un assedio continuo ma alla fine niente. Anzi anche peggio visto che Pirlo decide di sbagliare il secondo rigore di fila senza però che stavolta lo possa ribattere a rete. Che già ne hanno dati pochi a favore quest’anno (3, che a onor del vero sono pari a quelli dati contro) e se li sbagli pure….poi, per carità, ha fatto la solita gran partita sia chiaro. 
(bravo Vucinic...se poi avesse tirato un pelo meglio...) 

E niente.  Che la Juve marcia spedita fino a al limite dell’area e poi decide di imitare il Barcellona e di non tirare. Non in porta almeno. E quando lo fa il pallone si ferma sulla stramaledetta linea (e no, poco che fate casino, il gol non c'era proprio e l'arbitro ha visto benissimo). 

E allora, con Vucinic che nel secondo tempo si mette le ciabatte e comincia a ciondolare, Matri che decide di imitare Paperino quanto a sfiga, Caceres che gioca una partita normale e Vidal che si dimentica di essere Vidal e sbaglia un po' troppo (ma recupera i soliti 600 palloni) ecco ti entrano Del Piero e Borriello (anche se Vucinic rimane in campo). E del primo sei contento del secondo meno. Ma ti sbagli. Oh! se ti sbagli! 

(e tu ridi, che erano 6 mesi che non correvi così...) 

E in 1 minuto fanno tutto. Del Piero ti pennella una punizione delle sue. Ma niente, è giornata nera e arriva la paratona di nonno Antonioli (che se non erro ha 43 anni!). Ma sulla rimessa laterale arriva il gollonzo di Borriello. Che non faceva gol da...da...uh...boh, non se lo ricordava neanche lui l'ultima volta. 
E finisce. Che il Cesena tra le cose giocava con 10 difensori e la Juve con 4 attaccanti più 4 a fare supporto da dietro. E alla fine semmai si rischia anche il 2-0. Ma niente, va bene così. Che soffrire un po' fa bene e ricorda a tutti che c'è ancora da pedalare parecchio,  che comunque il Milan ha vinto e quindi non cambia nulla...a parte che manca una partita in meno (e che il Milan dovrà fare 4 punti più della Juve per vincere lo scudetto). 



martedì 24 aprile 2012

Diaz, don't clean up this blood. Un solo film per una storia fatta di vergogna


Diaz alla fine è tante cose.
Prima di tutto è un film semplice che si limita a dire la verità su una delle storie più oscure dell'ultimo ventennio di vergogne nazionali. 
In secondo luogo è un film che parla della violenza, della follia e dell'abiezione umana con il solo linguaggio che si può usare. Ossia con quello della violenza. Sconcertante ma solo perchè orrendamente vera. 
Infine è un film che vuole imprimere l'oscena normalità di una vicenda trascurata nella mente di chi guarda la pellicola. 
E alla fine esci dalla sala travolto dalla rabbia, dal disgusto e dal senso di impotenza. 
Il problema, quello vero, è che nulla di quello che si vede è frutto della fantasia. 

Per una notte è scomparsa la differenza tra l'Italia e un qualsiasi oscuro regime sudamericano. Una notte senza democrazia che ha aperto la strada a tante delle cose successe negli ultimi 11 anni. Perchè il giorno dopo gli italiani accettarono il fatto compiuto senza scomporsi. Perchè la classe politica che governava ieri come oggi se ne rallegrò versando qualche lacrima di coccodrillo. Lo fece Fini, che era in questura a Genova in quei giorni, e che oggi scrive ai giovani. Lo fece la sinistra che propose una commissione d'inchiesta e poi arrivata al governo (nel 2006) cambiò idea. 


E ti senti impotente. Sapendo che nessuno tra i poliziotti condannati è stato ancora cacciato dalla polizia. Sapendo che ancora oggi c'è chi ti dice che la truppa esegue solo gli ordini e deve farlo anche per portare a casa 4 spiccioli di stipendio. Invece sappiamo benissimo che alla follia si  può sempre dire di no. Sappiamo che quei 200 poliziotti avrebbero potuto eseguire solo gli arresti. E che invece si divertirono a massacrare degli inermi. E che nessun concetto di rispetto delle gerarchie, in nessun momento della storia, giustifica quanto avvenne nella caserma di Bolzaneto. Umiliazioni e pestaggi. O semplicemente tortura. Parola che però non potete dire, salvo voler essere considerati degli "ignoranti faziosi". 



E finisce tutto con la rabbia. La rabbia che hai nel sapere che nessuno dei veri mandanti (quelli che davano) gli ordini, ha mai pagato. Anzi, c'è chi (come De Gennaro) ha pure fatto carriera per ovvi meriti. 

Forse non sarà un grande film. Ma alla fine basta a riportare sotto i riflettori lo squallore di cui siamo capaci a casa nostra. E riesce a darvi un pugno nello stomaco. Di quelli che fanno bene però. 

lunedì 23 aprile 2012

Juve-Roma 4-0. A casa!


E alla fine è pure stata un passeggiata. E vabbè, ho detto la sboronata, ma ci voleva.
E a inizio partita dicevi ai tuoi amici, che ovviamente erano più interessati alla birra e alla pizza da brave persone serie, che dipendeva molto da che Roma scendeva in campo. Che io avevo paura fosse quella che ne ha messi 3 all'Udinese e 4 all'Inter. E invece Luis Enrique...no un attimo: 

Ecco si diceva:Luis, che sopra è in un momento felice della stagione, ha deciso di mettere in campo la Roma che ne ha buscati 4 dal Lecce. E se ne pigli 4 con la terzultima (che a dire il vero gioca davvero molto bene) immaginati come va con la prima della classe.

E infatti dopo 8 minuti qualcuno proponeva di guardare un film. Che tanto Vidal la partita te l'aveva già sistemata. Come? Beh con lo schema perfetto da usare contro la Roma: andare dritti per tutto il campo con la palla e tirare...tanto la loro difesa al massimo ti guarda in cagnesco....ma di certo si guarda bene dall'intervenire. 

(la difesa della Roma) 

Che poi il secondo gol del pupo cileno era pure magnificamente magnifico. Oh, mica scherzi qua. 
(che per la nota il tizio qui sopra è costato la metà di quel pippone di Melo....) 

E vabbè. La Roma a quel punto ha la reazione d'orgoglio. E sparacchia l'unico tiro del suo primo tempo di circa, uh, 20 metri sopra la traversa. Poi altra prova difensiva epica. E rigore sul principino con rosso a Stekelenburg. Che la Roma fa abbastanza pena, ma quanto a cartellini rossi quest'anno batte tutti....e,oh, è un primato anche quello. 
Comunque arriva il gol di Pirlo. 3-0 e tu sei già li che fai calcoli per sapere se quelli della pizzerie ti hanno fregato sul resto. Decidi che è no e ti metti a guardare le tette della D'Amico, che è sempre un bel vedere e oramai sei rilassato.

(che spiega perchè le partite le guardo su Sky e non su Premium) 

Il secondo tempo me lo son visto un po' così...che Sky Go cominciava ad andare a salti. Ma il 4° di Marchisio me lo son visto benissimo. E pure lo scambio di nobità tra Lichtsteiner e Lamela. E no, non è un bel gesto quel 4 fatto con le dita. Ok. Non sono stato sincero con voi. Che il gesto era bellissimo! 
(appunto: bellissimo)

E son 6 di fila. Che l'ultima volta che la Juve ne ha vinte così tante consecutivamente in panchina c'era Capello. E ora mi ricordo quanto fossero belli quei tempi. 

Ah. In ultima. Prima della partita Del Vecchio prevedeva un 2-1 per la Roma. Ma convinto eh! 
TORNA A BALLARE PIRLA!